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In Italia utilizzare app per creare musica è un argomento quasi tabù: sarà snobismo, sarà luddismo, ma quasi sempre ci si vergogna ad ammettere in pubblico che si è provato qualche programma che gira su un dispositivo mobile.
Anche se è innegabile che le prestazioni sono alla pari con software più blasonati e storici, c’è sempre chi storce il naso davanti a questo tipo di prodotti, considerati alla stregua di giochini e poco più.
Eppure grandi nomi del settore degli strumenti musicali hanno investito e continuano a farlo in questa branca. Uno su tutti? La Korg. Il fatto che sia piccolo non vuol dire che sia scarso: lo dimostrano programmi insospettabili come starcasinogiochi.it, che da anni è ormai fra le preferite di chi gioca per soldi in Italia.
Allora, per sfatare un falso mito, questo post è dedicato alle app di qualità per musicisti (e aspiranti tali)
Caustic, per chi ama i sintetizzatori
Potrete rimanere sorpresi in negativo nello scoprire che questa app, come altre di questo elenco, sono a pagamento: un’ulteriore prova a conferma del lavoro confluito in questi prodotti che hanno solo lo svantaggio di stare su uno schermo piccolino. Questa, nello specifico, funziona come un sintetizzatore.
Loopy, per costruire la propria musica
Non serve una band per usare Loopy, è la promessa dei suoi sviluppatori: basta registrare qualsiasi suono col microfono del proprio telefono, iniziare a sovrapporli ed ecco nata la vostra canzone!
djay, per chi sta alla consolle
djay (scritto tutto minuscolo!) è la app più famosa per deejay: il funzionamento è intuitivo, e si può personalizzare senza stressarsi. Non è da tutti!