Fin qui abbiamo insistito sull’importanza di un’organizzazione di eventi che segua le regole, insieme a una promozione intelligente e che sappia sfruttare i mezzi tecnologici ormai alla portata di tutti. Ma quando si parla di suonare live, dove si dovrebbe aspirare a farlo?
Ci sono locali che più di altri hanno fatto la storia della musica, e noi in questo articolo vogliamo concentrarci su quelli italiani che sono leggendari, e che andrebbero sostenuti finanziariamente viste le stagioni difficili vissute a causa del Covid (e della recessione, subito prima!).
Big Mama, Roma
Un tempo nella Capitale c’erano tanti locali così: si scendeva sottoterra e si scopriva un mondo fatto di arte ed emozioni. In questo vicolo di Trastevere questo club è rimasto uno dei pochissimi così genuini: qui si suona per lo più blues, jazz e soul.
Lanificio 25, Napoli
Nella zona di Porta Capuana, un progetto nobile di recupero di una antica fabbrica di lana, a sua volta ricavata da una chiesa: c’è la Storia con la s maiuscola in questi spazi, e suonare tra queste mura è emozionante per tanti motivi che esulano da quelli solo musicali.
Alcatraz, Milano
Un luogo fondamentale per la musica di tutto il mondo, casa italiana dei principali artisti della scena alternativa e, all’occasione, scelto anche dagli stilisti più smart per le loro sfilate.
Covo Club, Bologna
Il locale per eccellenza per i ragazzi ribelli dell’Emilia-Romagna e non solo (quanti pellegrinaggi per vedere qui date uniche di artisti arrivati in Italia per tour mordi e fuggi!). La cosa bella è che il Covo è nato nel 1980, ma non ha mai veramente cambiato stile: sarà per questo che sotto al suo palco ci sono giovanissimi ma anche i véz diventati grandi ai suoi concerti.