Che siate un promoter alle primissime armi, il titolare di un locale o una band emergente, ci sono sicuramente delle idee che vi siete fatti rispetto alla promozione di un evento del quale siete responsabili o che comunque volete far conoscere.
Vorremmo fare un piccolo esercizio mentale con voi: pensate con attenzione alla prima cosa che fareste per far notare un concerto o un festival e per fare in modo che se ne occupi la stampa (online o cartacea poco importa). Fatto? Ora, pensate a quella strategia e… dimenticatevene.
Da non fare: tampinare la stampa specializzata (e non)
Già, dimenticate le strategie di promozione che hanno funzionato fino a questo momento. È il ventunesimo secolo e solo per personaggi ed eventi davvero di alto livello tende a funzionare ancora il metodo dell’ufficio stampa (o della band, in questo caso specifico) che dà il tormento alla redazione della testata dove si vuole apparire.
Oggi le strategie devono essere più oblique e tenere in considerazione della presenza costante dei social media nelle nostre vite.
Per esempio, una band emergente senza profili di alcun tipo verrà presa in considerazione molto meno di una dello stesso livello ma che si dà da fare su Facebook, Instagram & Co. Per “darsi da fare” intendiamo dire non solo curare regolarmente i propri profili, ma anche interagire con utenti considerati strategici per la propria carriera: influencer, ok, ma anche profili di riviste specializzate, giornalisti, festival…
Anche la parola “interagire” va spiegata: in questo contesto non vuol dire spammare lo spazio commenti di richieste di follow, né tantomeno vuol dire seguire qualcuno per poi abbandonarlo poche ore dopo! Le relazioni vanno coltivate anche online, e avere una presenza “simpatica” negli spazi virtuali può essere vincente!
Infine, siate voi stessi a disseminare informazioni utili su di voi: Eventbrite, per fare un altro esempio, è una piattaforma che raccoglie eventi in tutta Italia, eventi che potete essere anche voi a inviare. I giornalisti spesso fanno uso di questo portale per scoprire cosa succede in città, quindi perché non approfittarne?